https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/issue/feed Journal of Inclusive Methodology and Technology in Learning and Teaching 2025-06-27T09:45:06+00:00 pio alfredo di tore alfredo.ditore@gmail.com Open Journal Systems <p>Journal of Inclusive Methodology and Technology in Learning and Teaching</p> <p> </p> <p> </p> https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/332 Il modello dell’ Activation du Développement Vocationnel et Personnel in chiave neurodidattica 2025-05-17T09:00:21+00:00 Martina Albanese martina.albanese@unipa.it Giuseppa Compagno giuseppa.compagno@unipa.it Elisabetta Fiorello elisabetta.fiorello@unipa.it <p>Il presente contributo propone una rilettura in chiave neurodidattica del metodo ADVP (<em>Activation du Développement Vocationnel et Personnel</em>), ideato negli anni Settanta presso l’Université Laval in Québec da Pelletier, Noiseux e Bujold (1974). Fondato su solide basi teoriche — tra cui il modello di sviluppo professionale di Super (1957), la teoria decisionale di Tiedeman e O’Hara (1963) e il modello dell’intelligenza di Guilford e Hoepfner (1971) — l’ADVP articola il percorso di maturazione della scelta professionale in quattro compiti evolutivi &nbsp;(esplorazione, cristallizzazione, specificazione e realizzazione), ciascuna associato a specifiche modalità di pensiero: creativo, categoriale, valutativo e implicativo (Guilford, 1967). Nell’ambito di questo studio si è scelto di esplorare, in una prospettiva di <em>embodied cognition </em>&nbsp;e sulla base della letteratura neuroscientifica di riferimento, i correlati e i <em>network </em>neurali sottostanti alle modalità di pensiero individuate dal modello ADVP&nbsp; nel tentativo di rendere evidente il legame che intercorre tra la mente – intesa come tutti i modelli di pensiero sottostanti al consolidamento delle scelte professionali - e il cervello, ovvero l’insieme di meccanismi neurali e connessionistici che rendono possibile il dispiego di questi schemi di maturazione professionale.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Martina Albanese, Giuseppa Compagno, Elisabetta Fiorello https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/346 Negative emotions and gender shape learning gain within a multisensory immersive embodied mixed reality experience using MetaQuest3 to teach brain anatomy 2025-06-13T18:16:51+00:00 Leila Ali leila.ali@unicam.it Lia Daniela Sasanelli liadaniela.sasanelli@unipegaso.it Maria Sarno maria.sarno@unicampania.it Clarissa Lella clarissa.lella@unipegaso.it Raffaele Di Fuccio raffaele.difuccio@unipegaso.it <p><strong> </strong>Emotions can be embodied and externalized through physical gestures and have a role in associative learning. Emerging mixed reality (MR) solutions offer new embodiment states influencing emotions. This study aims through an-MR-brain-anatomy-game, to assess how virtual embodiment shapes emotional patterns and learning gain and how the emotion-learning dynamics (ELD) differ between men (M) and women (W).<strong> </strong>A brain anatomy lesson was designed using simulation and gamification combined to a 3D virtual brain model accessible with Meta Quest 3 through an embodied avatar. Experiments were performed with Doctoral and Masters’ students from the universities of Pegaso and Frederico II in Naples from March 2025 till April 2025. Evaluation included a pre and posttest assessment and emotional report through the Geneva emotions Wheel. Statistical analysis was performed with Python 3.12.9 and and significance threshold was set at P &lt; 0.05. 17 students participated in the study with a predominance of W 70% and a mean age of 27,2. Emotions were affected by gender and education; with interest and love more common in W, and pride in doctoral neuroscience students p &lt;0.05. Emotional co-occurrence patterns in opposite valences in W were balanced and more positive, while for M they were more compartmentalized and negative. Emotions were principally positive after MR. Yet, learning gain was rather linked to negative emotions. ELD also differed by gender and followed opposite directions for some emotions. Emotions in MR learning have more tendency towards positive valences. Yet, this does not ensure the occurrence of a learning gain that can be influenced by the education, and gender that shape the ELD.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Leila Ali, Lia Daniela Sasanelli, Maria Sarno, Clarissa Lella, Raffaele Di Fuccio https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/339 Le opinioni dei danzatori sull’esperienza coreutica e formativa al Borderlab: un’indagine esplorativa 2025-05-17T10:00:34+00:00 Luigi Aruta l.aruta@unifortunato.eu Alessandra Natalini alessandra.natalini@uniroma1.it <p>Il contributo si pone l’obiettivo di esporre i risultati della ricerca nell’ambito del progetto Borderlab, corso di formazione modulare per danzatori e danzeducatori realizzato dall’associazione di danza Borderlinedanza ETS a Salerno nell’anno formativo 2023/2024, durante il quale sono stati svolti tre incontri, rispettivamente di danza strutturata, non strutturata e semi-strutturata, avvalendosi dell’ausilio di dispositivi tecnologici, quali sensori in grado di generare i suoni. Attraverso l’approccio qualitativo della Grounded Theory sono state svolte, prima e dopo ciascun incontro, interviste strutturate dirette ai danzatori partecipanti alla ricerca, per comprendere vantaggi e svantaggi di ciascuna tipologia di danza proposta. Dall’analisi dei dati si evince come siano ancora molte le ricerche che devono essere realizzate per comprendere appieno i punti di forza e di debolezza delle diverse forme di danza, che oscillano tra la pos-sibilità offerta ai danzatori di avere più spazio per esprimersi e conoscersi e il rischio di non comprendere la consegna e di uscire fuori dai task del coreografo.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Alessandra Natalini, Luigi Aruta https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/335 Intelligenza Artificiale ed Embodied Education: un percorso didattico integrato per la scuola primaria 2025-05-17T09:56:51+00:00 Michele Baldassarre michele.baldassarre@uniba.it Francesco Pio Sarcina sarcina.francesco99@gmail.com Anna Maria Cuzzi anna.cuzzi@uniba.it <p>Il presente contributo intende esplorare l’integrazione tra Intelligenza Artificiale (IA) e l’approccio dell’Embodied Education (EE) rispondendo alla crescente richiesta di progettare nuovi percorsi di apprendimento in grado di coniugare efficacemente i modelli educativi con le tecnologie digitali. L’EE, che valorizza l’inscindibilità tra corpo, mente e ambiente, può dialogare proficuamente con l’IA, superando la dicotomia tra esperienza fisica e tecnologia. L’IA, sebbene potenzialmente promotrice di disincarnazione, offre opportunità uniche se usata come strumento per promuovere l’apprendimento incarnato. A sostegno di tale tesi, viene presentata un’esperienza didattica sperimentale condotta in una classe quinta di scuola primaria del IV Circolo Didattico “G. Beltrani” di Trani (Puglia) sul tema del cambiamento climatico. Seguendo un approccio ibrido, gli alunni hanno esplorato il problema dell’innalzamento del mare attraverso attività corporee, drammatizzazioni e costruzione di modelli fisici con materiali di recupero. Il docente ha utilizzato l’IA Generativa come strumento per potenziare i processi di osservazione e documentazione. Nonostante le prospettive promettenti dell’integrazione tra EE e IA, emergono sfide legate ai bias algoritmici, alla necessità di competenze digitali del docente e al rischio di focalizzarsi troppo sulla tecnologia piuttosto che sugli obiettivi pedagogici.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Michele Baldassarre , Francesco Pio Sarcina, Anna Maria Cuzzi https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/342 Embodied Cognition e Blended Learning nel contesto della formazione universitaria 2025-05-17T08:48:18+00:00 Michele Baldassarre michele.baldassarre@uniba.it Valeria Tamborra valeria.tamborra@uniba.it Martina Dicorato martinadic06@gmail.com <p>Il presente contributo propone una riflessione sulle strategie didattiche dell’e-learning e del Blended Learning nel contest della formazione superiore, analizzate attraverso le lenti del paradigma dell’embodied cognition. L’analisi proposta evidenzia come le affordances tecnologiche presenti in un ambiente di apprendimento digitalmente aumentato non rappresentano un contest congitivo puramente dematerializzato, piuttosto, in particular modo attraverso il Blended Learning – che combina esperienze didattiche in modalità mista, in parte in presenza e in parte online, l’ambiente online diviene contesto di negoziazione di significati culturali che apre inediti scenari per il tempo in aula che diviene luogo di sperimentazione laboratoriale in cui il sapere si incarna attraverso forme di didattica esperienziale. L’ambiente virtuale facilita la fruizione dei saperi e consente al docente di ripensare e riconfigurare l’ambiente fisico affinché possa divenire contesto di didattica attiva in cui i saperi teorici possono divenire esperienze di apprendimento significative che si arricchiscono della presenza fisica nei contesti di apprendimento.&nbsp; &nbsp;</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Michele Baldassarre, Valeria Tamborra, Martina Dicorato https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/351 Corporeality and educational sustainability: embodied perspectives for a transformative pedagogy. 2025-05-17T09:35:11+00:00 Vincenza Barra vbarra@unisa.it <p>This article analyses the contribution of the theories of embodied cognition, body pedagogics and the corporeal device to redefine learning paradigms in a sustainable way. Integrating theoretical reflections, sociological analyses and empirical cases, it proposes an educational approach that values corporeality as an epistemological, relational and political resource. In particular, the work brings international contributions into dialogue with approaches developed in the Italian context, highlighting how educational sustainability requires complex, multimodal and culturally sensitive environments. The article discusses the pedagogical, design and institutional implications of the embodied approach, emphasising the role of the body not only as a learning tool, but as a central actor in the construction of inclusion, citizenship and educational transformation.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Vincenza Barra https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/313 Educazione alla Sostenibilità e Inclusione nelle Scuole Secondarie di Secondo Grado: Un Progetto Educativo per Promuovere la Consapevolezza Ambientale e l’Embodied education mediante la misurazione del self empowerment 2025-05-17T08:54:16+00:00 Vincenza Borghese dottoressaborghese24@libero.it Giovanna Scala scala.nina001@gmail.com Generoso Romano generoso.romano@uniparthenope.it <p>In questo articolo viene descritto un progetto educativo, realizzato nelle scuole secondarie di secondo grado, volto alla promozione della consapevolezza ambientale e all’educazione all’inclusione con particolare focus sul concetto dell’embodied education. Il progetto ha integrato diversi metodi pedagogici, promuovendo un coinvolgimento diretto e corporeo degli studenti. Gli studenti hanno partecipato a situazioni didattiche attive, nelle quali sono stati coinvolti non soltanto sul piano cognitivo ma anche su quello fisico ed emotivo, creando un forte legame tra la teoria e la pratica. Per la rilevazione dei risultati quantitativi è stato utilizzato il test del <strong>Personal Empowerment Scale (PES)</strong> per misurare il livello di self-empowerment degli studenti. Il seguente progetto ha adottato un approccio qualitativo e quantitativo, rilevando le misure pre e post-intervento. Sono stati coinvolti 200 studenti i quali hanno partecipato a diverse attività didattiche con lo scopo di avere conoscenze maggiori inerenti ai temi della sostenibilità ambientale e dell’inclusione sociale. Attraverso l’analisi del test <em>PES</em> è stato rilevato un miglioramento significativo nell'autopercezione dell’empowerment personale, inoltre, mediante l’analisi qualitativa è stato evidenziato un aumento della consapevolezza e dell'impegno degli studenti verso tematiche ambientali e sociali. Inoltre, il progetto ha contribuito a formare cittadini capaci di adottare comportamenti responsabili nella loro vita.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Vincenza Borghese, Giovanna Scala, Generoso Romano https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/356 La sfera emotiva nello spazio scolastico tra percepito, concepito e vissuto 2025-05-17T09:24:51+00:00 Marco Borrelli marco.borrelli@unicampania.it <p>La centralità del corpo come protagonista dello spazio e come attore proteso all’apprendimento, nel campo dell’architettura dei luoghi dell’istruzione, offre una chiave di lettura che interessa le discipline della Pedagogia e degli Interni rafforzandone una intesa. Prendendo in esame il corpo umano in analogia al corpo architettonico si riscontra che entrambi rappresentano il tempio della conoscenza in cui si consacra il sapere. Se, da un lato la sensibilità dell’individuo favorisce lo sviluppo attraverso lo spettro cognitivo arricchendo la sua sfera personale, dall’altro cerca una relazione sinergica con l’intorno, creando occasioni di dialogo <em>intimamente connesse</em>. Su questa prospettiva si orienta una lettura dell’istituzione scolastica come corpo che racconta, non solo parole ma anche un benessere psicofisico dell’abitante. Non esiste oggi ancora un linguaggio che codifica e mette a sistema come metodo il progetto degli interni delle scuole per rispondere ad ogni contesto ambientale e sociale, ma potrebbero esistere invece occasioni per operare sulla messa in scena di fenomeni atmosferici per creare architetture dal coinvolgimento emotivo. Nella gestione del lavoro educativo, stravolgere la matrice spazio-temporale significa far tendere l’interesse verso un modello di cultura del progetto in cui lo <em>spazio atmosferico</em> introduce una completa libertà di azione che aiuta a far conciliare il sistema mente-corpo-ambiente favorendo l’apprendimento e la configurazione di identità.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Marco Borrelli https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/340 Scrittura embodied: un nuovo approccio all’analisi della disgrafia 2025-05-17T09:59:02+00:00 Lucia Borsini lucia.borsini@unicampania.it Noemi Del Bianco n.delbianco@unimc.it Catia Giaconi catia.giaconi@unimc.it Aldo Caldarelli a.caldarelli@unifortunato.eu <p><span style="font-weight: 400;">La presente ricerca si iscrive nell’ambito del paradigma dell’</span><em><span style="font-weight: 400;">Embodiment Cognition </span></em><span style="font-weight: 400;">(Anderson, 2001; Niedenthal, 2007; Kontra et al., 2012; Paloma, 2013), con un’attenzione specifica all’esperienza della scrittura manuale. A partire da un impianto teorico che riconosce il ruolo fondamentale del corpo nel processo scrittorio, lo studio intende indagare il gesto grafico, come espressione incarnata dell’apprendimento (Anderson, 2020), in 63 alunni di tre classi terze della scuola primaria, di età compresa tra i 9 e i 10 anni. L’utilizzo di tecnologie digitali ha permesso di rilevare tre variabili centrali nel processo scrittorio: latenza, velocità e durata, offrendo una lettura concreta delle modalità operative messe in atto nello svolgimento dell’intero processo grafico. In particolare, i dati raccolti richiamano l’esigenza di una presa in carico educativa e didattica precoce e personalizzata, al fine di realizzare percorsi pedagogici inclusivi.</span></p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Lucia Borsini, Noemi Del Bianco, Catia Giaconi, Aldo Caldarelli https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/316 Embodied cognition e sfide educative: per una pratica creativa e trasformativa 2025-05-17T08:32:37+00:00 Maria Brembilla maria.brembilla@unibg.it <p>La complessità che caratterizza l’era planetaria richiede paradigmi conoscitivi capaci di cogliere la multidimensionalità della condizione umana, la cui storia si intreccia inscindibilmente a quella dell’ecosistema che abita. Il pensiero riduzionista ereditato dalla modernità fatica a leggere le interdipendenze e gli scambi vitali tra organizzazioni viventi. Il corpo, che con il movimento esplora la realtà circostante creando relazioni significative, si configura come soggetto cardine nel ripensamento dei saperi. Il testo analizza l’apporto dell’<em>embodied cognitive science</em>, mettendo in luce le sfide educative che conseguono a un ribaltamento della prospettiva tradizionale. Se i contesti formativi si strutturano prevalentemente attorno alle potenzialità della mente secondo un approccio trasmissivo che immobilizza il corpo in favore dell’apprendimento di nozioni astratte, l’individuo inteso come unità <em>corpo-cervello-ambiente</em> richiede una visione sistemica in grado di generare processi di circolarità, trasformazione, relazionalità. Delineare teorie e prassi che considerino centrale l’intersoggettività diventa indispensabile per superare una visione incorporea e individualista dell’esperienza umana e progettare una convivenza ecologica, in cui praticare cura e responsabilità reciproca. In questo dialogo, il rapporto tra pedagogia e tecnologie può coinvolgere <em>presenze</em> inedite, grazie ad artefatti digitali in grado di co-partecipare alla costruzione di conoscenze autentiche, sentite, <em>embodied</em>.</p> <p>&nbsp;</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Maria Brembilla https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/352 L’educazione alla corporeità nei servizi educativi per l’infanzia: un’indagine qualitativa delle pratiche inclusive 2025-05-17T09:32:15+00:00 Flavia Capodanno fcapodanno@unisa.it Chiara Gentile cgentile@unisa.it Paola Aiello paiello@unisa.it <p>Il seguente contributo intende presentare una proposta di ricerca volta a indagare quanto e come gli educatori dei servizi educativi per la prima infanzia all’interno del Sistema integrato zero-sei progettano in chiave inclusiva facendo leva sulla corporeità e, nello specifico, sulla relazione tra dimensione corporea, cognitiva ed emotiva. Tale intenzione muove da molteplici traiettorie euristiche: da un lato, infatti, il dialogo interdisciplinare tra psicologia, pedagogia e neuroscienze sottolinea quanto l’educazione alla corporeità, intesa come educazione ad una soggettività incarnata che esalta il potenziale trasformativo del proprio agire, dovrebbe essere applicata sin dal primo inserimento nel Sistema integrato zero-sei; dall’altro, il dettato normativo di riferimento, in particolare, le Linee pedagogiche per il Sistema integrato zero-sei e gli Orientamenti nazionali per i servizi educativi per l’infanzia sottolineano che, fin dalla nascita, i bambini costruiscono la propria identità attraverso il corpo e i sensi, evidenziando, altresì, quanto essi, spinti dalla curiosità, si trasformino in piccoli esploratori del mondo proprio tramite i sensi, il corpo e l’interazione con gli altri e con il contesto.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Flavia Capodanno, Chiara Gentile, Paola Aiello https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/345 The Theatre in the Design of Embodied Performative Pedagogy: Educating for Relationality in Emerging Educa-tional Contexts 2025-05-17T08:45:26+00:00 Nadia Carlomagno nadia.carlomagno@unisob.na.it Valeria Vadalà valeriavadala.vv@gmail.com Ettore Melchionna ettore.melchionna@studenti.unisob.na.it <p>In the contemporary context—where virtual relationships mediated by digital communication are increasingly prevalent, particularly among younger generations—there emerges a growing need to rethink the teaching-learning process through the lens of an experiential pedagogical approach, one centered on authentic relationality. Within this framework, drawing connections between different disciplinary domains and grounded in the principles of embodied cognition theory, the role of the body, empathetic relationships, and interaction was explored in the educational pathways of the Master's programs in <em>Performing Arts</em> and <em>Theatre, Pedagogy and Didactics: Methods, Techniques, and Practices of the Performing Arts</em> at Suor Orsola Benincasa University. The research adopted an embodied epistemological paradigm, relational in nature, and employed an <em>Art-Based Research</em> methodology, using mixed methods for data analysis. The findings highlight the educational value of the performing arts through a model of <em>performative </em><em>didactics</em> structured around embodied theatrical practices, which enhance experiential, body-based learning and support the development of meaningful learning experiences.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Nadia Carlomagno, Valeria Vadalà, Ettore Melchionna https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/368 Artificial Intelligence and Embodiment: conceptual borrowing and semantic drift 2025-06-27T09:45:06+00:00 Monica Di Domenico modidomenico@unisa.it Fabrizio Schiavo f.schiavo@indire.it Pio Alfredo Di Tore pioalfredo.ditore@unicas.it <p>In special education, learning is closely tied to bodily experience. The body is seen as central to the perception-action process, and learning is understood as a social and embodied phenomenon (Merleau-Ponty, 1945; Vygotsky, 1934). Artificial Intelligence, by contrast, suggests that cognition can take place in digital systems without a physical body, implying a perspective that overlooks the role of embodiment. This tension stems from differing interpretations of the term “intelligence” and reveals a case of conceptual borrowing: the adoption of terms from neighboring fields to build the vocabulary of emerging disciplines. Conceptual borrowing is not a neutral act. Borrowed terms carry with them a “conceptual baggage” that can shape and sometimes distort understanding in the borrowing field (Floridi &amp; Nobre, 2024). This paper examines these dynamics and explores their potential impact on educational practices and on the understanding of learning processes.</p> 2025-06-27T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Monica Di Domenico, Fabrizio Schiavo, Pio Alfredo Di Tore https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/363 Il kairos e la macchina: etica, corpo e impegno educativo 2025-05-31T19:40:02+00:00 Monica Di Domenico modidomenico@unisa.it Alessia Sozio alessia.sozio@unipegaso.it Pio Alfredo Di Tore pioalfredo.ditore@unicas.it <p class="JIMTLT17abstract"><span lang="EN-US" style="font-size: 11.0pt; font-family: 'Garamond',serif;">In un ecosistema educativo attraversato da profondi cambiamenti e segnato dalla crescente presenza di intelligenze artificiali, emerge la necessità di valorizzare la dimensione incarnata, affettiva e situata dell’esperienza educativa, in continuità con i presupposti dell’Embodied Cognition (Varela, Thompson &amp; Rosch, 1991; Gallese &amp; Lakoff, 2005). Attraverso un confronto tra intelligenze artificiali disincarnate e quelle dotate di presenza fisica e sensomotoria, il contributo esplora le trasformazioni che la presenza artificiale produce all’interno degli spazi e dei tempi educativi, mettendo in evidenza come il tempo dell’apprendere sia qualitativo, irripetibile, difficilmente rappresentabile attraverso metriche cronologiche, e meglio descrivibile attraverso una dimensione kairologica (Pfeifer &amp; Bongard, 2007). In questa prospettiva, l’educatore assume il ruolo di progettista di mondi possibili (Laurillard, 2013), chiamato a costruire ambienti capaci di accogliere la complessità dei soggetti in apprendimento, senza cadere nella standardizzazione. Se accompagnata da una visione etica condivisa da educatori, istituzioni e progettisti tecnologici, l’intelligenza artificiale può contribuire a trasformare la didattica, orientandola verso una maggiore attenzione alla complessità dell’esperienza umana. Questo contributo intende tracciare alcune possibili coordinate per una didattica mediata dalla tecnologia, orientata all’incertezza e attenta alle condizioni corporee che rendono l’apprendere un’esperienza situata.</span></p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Monica Di Domenico, Alessia Sozio, Pio Alfredo Di Tore https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/338 Embodied cognition e pause attive: un approccio didattico integrato per il curricolo matematico nella scuola primaria 2025-05-17T10:01:42+00:00 Valeria Di Martino valeria.dimartino@unipa.it Clarissa Sorrentino clarissa.sorrentino@unisalento.it Rosa Bellacicco rosa.bellacicco@unito.it <p>Il contributo propone un modello teorico e metodologico per l’integrazione delle pause attive nel curricolo matematico della scuola primaria, all’interno del paradigma dell’Embodied Cognition e della didattica inclusiva. A partire dalla cornice dell’Embodied Mathematics e dai principi dell’Universal Design for Learning, l’articolo illustra la progettazione e l’articolazione del programma ABMOVE!, sviluppato nell’ambito del PRIN PNRR 2022&nbsp; “Inclusive didactic for enhancing math learning and reducing math anxiety: efficacy of active breaks in the classroom”, finanziato dall’Unione europea – Next Generation EU, (cod. P2022XR59B). Le pause attive sono concepite come artefatti didattici embodied, progettati per promuovere la concettualizzazione matematica mediante l’integrazione intenzionale tra movimento corporeo e strutture matematiche. Particolare attenzione è dedicata all’integrazione concettuale, alla dimensione multimodale e alla progettazione inclusiva delle attività, supportata da materiali cartacei, video e tecnologie didattiche. Il modello proposto mira a valorizzare il ruolo del corpo come soggetto epistemico nel processo di apprendimento matematico, offrendo una prospettiva innovativa per una didattica più accessibile, motivante e significativa.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Valeria Di Martino, Clarissa Sorrentino, Rosa Bellacicco https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/343 Educating sounds: music as a bioeducational catalyst in teaching 2025-05-17T09:55:31+00:00 Alessio Di Paolo adipaolo@unisa.it Michele Domenico Todino mtodino@unisa.it <p>This paper aims to explore the connection between music, neuroscience and pedagogy within the theoretical framework of bioeducational sciences. Specifically, the work highlights the role of music as an educational tool capable of activating complex cognitive, affective and social processes, supporting the global development of the individual according to an embodied approach. In particular, the didactic implications of neuroscientific discoveries in relation to musical learning are taken as a reference, highlighting the centrality of motivation, corporeality and the relational dimension in educational contexts. The contribution wants, therefore, to offer a theoretical-operational reflection for an inclusive and conscious music teaching, able to enhance the transformative potential of music in educational paths.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Alessio Di Paolo, Michele Domenico Todino https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/336 Corpi (dis)abilitati. L’avvio di un’indagine performativa incarnata con donne con fibromialgia 2025-05-17T09:05:13+00:00 Giovanni Gottardo giovanni.gottardo@unisi.it <p>Le recenti scoperte delle neuroscienze e il paradigma dell’<em>Embodied Cognition </em>hanno ridefinito la cognizione come processo incarnato, riconoscendo al corpo un ruolo attivo nella costruzione della conoscenza. Il contributo, inserendosi nel dibattito <em>sull’Embodied Education</em>, propone l’utilizzo delle metodologie performativo teatrali quale spazio in cui i corpi, spesso disabilitati e silenziati, sono riconosciuti come luoghi epistemici, capaci di generare conoscenza attraverso l’esperienza vissuta e la messa in scena. Attraverso la presentazione in una <em>Embodied Inquiry</em> che coinvolge donne con fibromialgia, si mette in luce le possibilità di ridisegnare i processi di ricerca mettendo al centro i corpi e i saperi da essi generati. L’obiettivo è quello di tracciare una rotta per future indagini, capaci di legittimare i saperi corporei, riconoscendo valore alle voci incarnate troppo spesso invisibilizzate.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Giovanni Gottardo https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/310 Embodied Education, Sostenibilità e Inclusione in una Scuola Secondaria di Primo Grado: un progetto cooperativo 2025-05-17T08:52:50+00:00 Gianluca Gravino giangravino@live.it Davide Di Palma davide.dipalma@unicampania.it Giovanni Tafuri giovanni.tafuri@uniparthenope.it <p>Questo studio esplora l’efficacia di un intervento educativo sperimentale condotto in una scuola secondaria di primo grado, incentrato sull’Embodied Education, la sostenibilità e l’inclusione. Il progetto ha coinvolto un docente di educazione fisica e un esperto esterno, che hanno adottato il cooperative learning per promuovere un apprendimento attivo e collaborativo. È stato incluso un gruppo di controllo, composto da studenti con analoghi criteri di selezione, ma non esposto all’intervento. Il disegno di ricerca ha seguito un approccio misto, quali-quantitativo, utilizzando tre strumenti: la New Ecological Paradigm (NEP) Scale per valutare l’orientamento ecologico, la Multidimensional Assessment of Interoceptive Awareness (MAIA) per misurare la consapevolezza corporea e la Sentiments, Attitudes, and Concerns about Inclusive Education (SACIE-R) per esplorare atteggiamenti verso l’inclusione. I risultati quantitativi mostrano un incremento significativo, nel gruppo sperimentale, dei punteggi relativi alla sostenibilità, all’interocezione e all’inclusione rispetto al gruppo di controllo. I dati qualitativi confermano un miglioramento percepito del benessere e della collaborazione tra pari. Dunque, questi risultati suggeriscono che un approccio educativo basato sul corpo e sulla cooperazione possa favorire atteggiamenti ecologici e inclusivi in ambito scolastico, risultando più efficace della didattica tradizionale.</p> <p>&nbsp;</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Gianluca Gravino, Davide Di Palma, Giovanni Tafuri https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/309 Sincrony in movement education: the body as an attention vector in formal environments. A field study. 2025-05-17T10:18:03+00:00 Gianluca Gravino gianluca.gravino@unicampania.it Arianna Fogliata fogliataarianna@gmail.com Mariapia Mazzella mariapia.mazzella@unicas.it Antinea Ambretti antineaambretti@unipegaso.it <p class="JIMTLT17abstract"><span lang="EN-US" style="font-size: 11.0pt; font-family: 'Garamond','serif';">Background: in contemporary educational settings, there is growing interest in approaches that integrate mindful motor activities and cognitive development. The Sincrony methodology combines structured movement, centering practices, and diaphragmatic breathing to support students’ attention and well-being. This study assessed its effectiveness in enhancing physiological, motor, and cognitive functions in adolescents.</span> <span lang="EN-US" style="font-size: 11.0pt; font-family: 'Garamond','serif';">Methods: thirty-eight students (mean age 12.6 ± 0.5 years) were randomly assigned to two groups: one followed the Sincrony protocol for eight weeks (two 30-minute sessions weekly), while the control group took part in regular physical education. Assessments at baseline, mid-intervention, and post-intervention included heart and respiratory rate, static balance, motor coordination, sustained attention (d2-R test), and processing speed (Trail Making Test A).</span><span lang="EN-US"> Results: t</span><span lang="EN-US" style="font-size: 11.0pt; font-family: 'Garamond','serif';">he Sincrony group showed statistically significant improvements (p &lt; .01) in respiratory rate, balance, coordination, sustained attention, and processing speed, with large effect sizes (r &gt; 0.5). No significant changes were observed in the control group. Conclusion:</span> <span lang="EN-US" style="font-size: 11.0pt; font-family: 'Garamond','serif';">Sincrony proved effective in enhancing attention, motor skills, and physiological regulation. Its integration into school settings appears feasible and beneficial. Although results are promising, further research with larger samples and follow-up is needed to confirm long-term effects.</span></p> <p> </p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Gianluca Gravino, Arianna Fogliata, Mariapia Mazzella, Antinea Ambretti https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/358 Il corpo dell'educazione nell’Era Digitale: riflessioni, sfide e prospettive 2025-05-17T08:47:10+00:00 Marialuisa Iavarone breaking017@gmail.com <p>Il presente contributo analizza sfide e prospettive dell'educazione nell'epoca delle transizioni, con particolare attenzione alle trasformazioni indotte dalle tecnologie e al loro impatto sulla formazione, inclusi i sistemi scolastici ed extrascolastici. La riflessione verte sulla necessità di delineare e formare la figura del 'docente-educatore' quale 'mediatore di cultura-educativa digitale'. Tale professionista è chiamato a promuovere un uso responsabile e critico del digitale, cruciale per contrastare i rischi di de-umanizzazione. Questo approccio si inserisce nel dibattito sul 'benessere digitale', arricchito da riflessioni sulla centralità del corpo a tutela dell'umano e come presidio pedagogico nell'epoca cross-digitale.</p> 2025-06-26T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Marialuisa Iavarone https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/361 Corpo, cura e inclusione: una lettura Embodied dei modelli estetici nello sport e nell’educazione 2025-05-17T09:11:09+00:00 Alessandra Lo Piccolo alessandra.lopiccolo@unikore.it Daniela Pasqualetto daniela.pasqualetto@unikorestudent.it Letizia Pistone letizia.pistone@unikorestudent.it Laura Andolina laura.andolina@unikorestudent.it <div> <p class="JIMTLT17abstract">Nella contemporaneit<span lang="FR">à </span>segnata da narrazioni iperperformative e da standard estetici interiorizzati, la pratica sportiva assume una funzione ambivalente: da un lato, rappresenta un’opportunit<span lang="FR">à </span>di benessere e autorealizzazione; dall’altro, rischia di divenire matrice di pressioni psico-sociali e distorsioni identitarie.</p> </div> <div> <p class="JIMTLT17abstract">Alla luce dell’Embodied Education, intesa come paradigma capace di ricollocare il corpo al centro dei processi cognitivi e relazionali, il contributo esplora l’intreccio tra corporeit<span lang="FR">à</span>, immaginari estetici e formazione. Il corpo, lungi dall’essere oggetto da conformare a ideali normativi, è qui riconosciuto come soggettivit<span lang="FR">à </span>incarnata e generativa, in cui si intrecciano significati, esperienze e apprendimenti. Educare attraverso il corpo significa restituire valore alla dimensione simbolica e intercorporea dell’apprendimento (Cappa, 2013). Un’adesione acritica a logiche performative può favorire la comparsa di disfunzioni psico-fisiche, in particolare nei soggetti in et<span lang="FR">à </span>evolutiva.</p> </div> <div> <p class="JIMTLT17abstract">Si propone, dunque, un ripensamento dell’educazione motoria in chiave relazionale e situata: una pedagogia della cura capace di promuovere il benessere come esperienza affettiva, sociale e condivisa. Il corpo, inteso come spazio di agency e non di giudizio, si configura così come fondamento di una cultura educativa inclusiva e sostenibile, attenta ai ritmi, alle differenze e alla complessit<span lang="FR">à </span>relazionale dello sviluppo umano.</p> </div> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Alessandra Lo Piccolo, Daniela Pasqualetto, Letizia Pistone, Laura Andolina https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/324 Embodied Education per un ambiente inclusivo: un’analisi quanti-qualitativa delle percezioni e delle pratiche dei docenti nella progettazione didattica. 2025-05-17T08:44:00+00:00 Daniela Maggi daniela.maggi@uniecampus.it Antonio Balestra a.balestra@unilink.it Cristiano Zappa cristiano.zappa@gmail.com <p>Il presente lavoro esamina il rapporto tra la percezione dell’importanza dell’Embodied Education (EE) e la sua applicazione nella pratica didattica. Emerge che un approfondimento formativo e una maggiore consapevolezza sull’EE possono favorire l’adozione di pratiche inclusive e integrate e la progettazione di ambienti di apprendimento più significativi, personalizzati e inclusivi. Si pone attenzione sugli approcci educativi dell’Embodied Cognition e dell’Embodied Education, dando valore all'esperienza corporea, al movimento e all’interazione fisica con l’ambiente. Si evidenzia che l’investimento in percorsi formativi specifici rappresenta una variabile determinante per il superamento delle barriere culturali e organizzative. È stata svolta un'analisi quantitativa e qualitativa, attraverso uno strumento di rilevazione strutturato in otto dimensioni e somministrato a 325 docenti appartenenti al V ciclo dei Corsi abilitanti 30 CFU ex art. 13 presso l’Università e-Campus. L’analisi statistica ha evidenziato una discrepanza tra la percezione dell’efficacia dell’EE e la frequenza della sua applicazione in aula. Si forniscono evidenze empiriche utili per progettare interventi mirati e per promuovere una diffusione più omogenea delle metodologie embodied nel sistema educativo, contribuendo così a un approccio didattico maggiormente inclusivo e innovativo.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Daniela Maggi, Antonio Balestra, Cristiano Zappa https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/334 Rooted in the Body, Growing in Community: Jineolojî as an Embodied Epistemology for a Society-Transforming Pedagogy 2025-05-17T10:39:18+00:00 Marial Luisa Mastrogiovanni marialuisa.mastrogiovanni@uniba.it <p>Within the methodological framework of <em>Grounded </em>Theory, at the intersection of decolonial theories, intersectional feminism, and freedom pedagogy, this paper aims to explore Jineolojî, the "science of women and life" developed within the women's liberation movement of Rojava (northeastern Syria) as an embodied epistemology that grounds a transformative pedagogy by anchoring knowledge in the lived experiences of bodies and territories, to rethink both science and education beyond patriarchal, statist and extractivist paradigms. Drawing on the paradigm of embodied cognition, as well as feminist epistemologies and the pedagogical visions of Abdullah Öcalan, the paper articulates a vision of education not as transmission, but as relational transformation, of the self, community and society as a whole. Using the tools of qualitative research applied in the field in Western Kurdistan (the Rojava) in September and October 2024, an attempt was made to incorporate, in the research practices themselves, the multisensoriality, spatiality, and temporality that characterize the experience of any war, including and especially that acted out (and still ongoing) on the bodies of Kurdish girls and women. Based on this approach, the paper identifies in the Jinwar women-only village, where part of the participant observation took place, an effective an embodied pedagogical device for the co-construction of an educating society starting with the liberation of each individual from all hegemony and oppression, social, cultural, epistemic.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 maria luisa mastrogiovanni https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/357 Il Service Learning nella cornice dell’Embodied Cognition 2025-05-17T09:20:50+00:00 Claudia Maulini claudia.maulini@uniparthenope.it Antonio Cuccaro antonio.cuccaro@unicusano.it Chiara Gentilozzi c.gentilozzi@unimc.it Enrico Miatto e.miatto@iusve.it <p>Negli ultimi anni, il Service Learning si è affermato come un approccio pedagogico e didattico che integra l’apprendimento con il servizio alla comunità, promuovendo l’acquisizione di conoscenze e competenze attraverso l’esperienza concreta e l’interazione sociale. Parallelamente, la Embodied Cognitive Science (ECS) ha ridefinito l’epistemologia dell’apprendimento, mettendo in luce il ruolo centrale del corpo, dell’azione e dell’interazione con l’ambiente nei processi cognitivi. L’obiettivo di questo contributo è analizzare il Service Learning alla luce dell’Embodied Cognitive Science e dell’Embodied Education, dimostrando come questi paradigmi scientifici sono in grado di intrecciare la rilevanza educativa del Service Learning. Attraverso un’analisi approfondita della letteratura, vengono esaminati i concetti di cognizione incarnata, cognizione situata, intersoggettività, scambio relazionale, riflessione critica e comunità di pratica, evidenziando il loro ruolo nella costruzione di un apprendimento autentico e trasformativo.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Claudia Maulini, Antonio Cuccaro, Chiara Gentilozzi, Enrico Miatto https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/327 Spontaneous motor investment in the bio-psycho-social perspective 2025-05-17T10:42:44+00:00 Valeria Minghelli vminghelli@unisa.it Lucia Pallonetto lpallonetto@unisa.it Carmen Palumbo capalumbo@unisa.it <p>In a productive dialogue between pedagogy and neuroscience, this contribution places re-flections around the themes of inclusion in a bio-psycho-social key and motor learning in an ecological dynamic perspective, in an epistemological and practical parallelism that enhances the complex, dynamic and non-linear nature of individual/environment interaction processes. The observation of spontaneous motor investment represents a valuable opportunity to un-derstand movement initiatives and their underlying motivation, as well as to identify emerging competences, the starting point for designing meaningful movement and relationship expe-riences. This preliminary exploratory study involved the administration of an ad hoc structured questionnaire that systematises the advantages of video modelling found in the literature. With the aim of investigating the efficacy of video modelling as an experiential training tool for future support teachers, the survey involved 179 students attending the laboratories of Methods and didactics of motor-sports activities of university specialisation courses for support. The average values, always close to the maximum value, indicate the general tendency of the sample to identify in the mediated observation of motor and relational behaviour a strategy capable of enabling, in the process of observation/perception/simulation/action, an effective reading of the student’s emerging competences and of directing interventions, in the field of motor ac-tivities, effectively placed in the zone of proximal development of each individual.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Valeria Minghelli, Lucia Pallonetto, Carmen Palumbo https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/322 Attenzione profonda, iperattenzione e “digital divide cognitivo” intergenerazionale. L’agire competente digitale nella didattica fondata sulla “4E Cognition”. 2025-05-17T08:55:24+00:00 Serafino Murri serafinomurri@gmail.com Salvatore Patera salvatore.patera@unint.eu <p>Il contributo tematizza le potenzialità, il ruolo e l’impatto delle tecnologie digitali nei processi di apprendimento e partecipazione dentro e fuori i contesti di istruzione nei luoghi reali, virtuali e dell’onlife. La prospettiva teorica adottata problematizza <em>in primis</em> l’ambiguità persistente tra skill digitale, competenza digitale e agire competente digitale, quest’ultimo quale costrutto coerente con l’adozione dell’approccio dell’embodied education. Nella prospettiva teorica della 4E Cognition, si analizzano altresì i presupposti per la progettazione di una didattica digitale innovativa che permetta una sintesi costruttiva delle due modalità cognitive quali fattori alla base del “digital divide” intergenerazionale: l’attenzione profonda, caratteristica del sistema educativo attuale e la “iperattenzione” specifica delle generazioni “native digitali”.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Serafino Murri, Salvatore Patera https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/326 Embodied Cognition at school: enhancing fundamental motor skills through motor-expressive activities 2025-05-17T10:46:14+00:00 Lucia Pallonetto lpallonetto@unisa.it Maria Virginia Marchesano mmarchesano@unisa.it Mariateresa Ingino mingino@unisa.it Carmen Palumbo capalumbo@unisa.it <p>The pervasiveness of artificially intelligent machines has immersed the human being in a socio-cultural environment with liquefied and dematerialized boundaries where time seems to be marked by the productive and efficient logics of the anthropocene and by the algorithmic procedures fourth industrial revolution. In the school environment, the educational policy coordinates that emerge from national and international normative references are oriented to a profound transformation of the reference criteria of teaching action, centered on the assumption of an educational project capable of stimulating a virtuous attention to one’s existence, based on the centrality of the inner work process and on the dimension of somatic memory, from which comes the ability to place one’s own experiences meaningfully in the becoming of ever-changing identities. This study investigates the effectiveness of motor-expressive activities, designed to stimulate spatio-temporal and coordinative abilities, in enhancing basic motor skills in children of developing age. The research was carried out on 254 children (M=109; F=145) aged 8-9. The results confirm the value of motor-expressive practices in promoting a motor literacy based on the principles of Embodied Cognition, highlighting how movement, when integrated with expressive and creative components, can enhance motor adaptation, coordination and psycho-physical well-being.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Lucia Pallonetto, Maria Virginia Marchesano, Mariateresa Ingino, Carmen Palumbo https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/312 Eco-Body Lab – Il Corpo come Strumento di Inclusione e Sostenibilità 2025-05-17T08:35:05+00:00 Fabiola Palmiero palmierofabiola97@gmail.com Davide Di Palma davide.dipalma@unicampania.it Giovanni Tafuri giovanni.tafuri@uniparthenope.it <p>L'integrazione tra Embodied Education, sostenibilità e inclusione rappresenta una frontiera innovativa nella didattica moderna, unendo il corpo e la mente nell'apprendimento e promuovendo un ambiente educativo più equo e consapevole. Questo studio sperimentale ha l'obiettivo di esplorare come l'apprendimento basato sull'esperienza corporea possa sensibilizzare gli studenti sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell'Agenda 2030 e favorire pratiche inclusive all'interno delle scuole. Il progetto, della durata di sei mesi, coinvolge un campione di 100 studenti della scuola secondaria di primo grado, con un focus particolare su studenti con bisogni educativi speciali (BES), provenienti da background migratorio o socio-economicamente svantaggiati, e studenti con eccellenze scolastiche. Tali gruppi, spesso marginalizzati, sono posti al centro del progetto per garantire che l'inclusione e la sostenibilità diventino pratiche comuni e condivise tra tutti gli studenti. L'approccio metodologico adottato è di tipo quali-quantitativo, utilizzando strumenti validati per misurare l'inclusione, il benessere e la consapevolezza ecologica degli studenti, al fine di valutare gli effetti dell'approccio integrato sulla loro crescita personale e sociale. I risultati attesi includono un miglioramento dell'inclusione sociale, una maggiore consapevolezza riguardo alle problematiche ambientali e un arricchimento dell'esperienza educativa complessiva.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Fabiola Palmiero, Davide, Giovanni Tafuri https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/330 4E Framework e didattica della traduzione dello spagnolo di lingua straniera 2025-05-17T08:58:18+00:00 Rosa Anna Prestigiacomo rosannaprestigiacomo10@gmail.com Floriana Di Gesù floriana.digesu@unipa.it <p>L’E-Cognition rivela un’immagine di apprendimento linguistico integrata e dinamica, che pone il corpo, l’ambiente e le interazioni sociali al centro della scena dell’acquisizione. Questa prospettiva dimostra che il linguaggio è collegato alle esperienze corporee ed alla interazione sociale in un contesto e circostanza specifico. Secondo l’Embodied Cognition, l’apprendimento linguistico implica non solo i processi cerebrali astratti ma include anche l’attivazione dei circuiti neurali associati alle esperienze corporee.</p> <p>Per cui, leggere il processo di apprendimento linguistico con le lenti della E-Cognition significa sottolineare che la lingua non è solo un sistema simbolico astratto basato su meccanismi cerebrali, ma anche un fenomeno sensoriomotorio, sociale e contestuale. Ed applicare la E-Cognition alla acquisizione di una lingua e, nel nostro specifico di una lingua straniera, significa esplorare il modo in cui la cognizione incarnata (<em>embodied cognition</em>), la cognizione distribuita (<em>extended cognition</em>), la cognizione situata (<em>embedded cognition</em>) e la cognizione enattiva (<em>enactive cognition</em>) – influenzano i meccanismi dell'acquisizione linguistica.</p> <p>In particolare, attraverso l’analisi traduttiva di un estratto dell’opera teatrale <em>Sinrazón</em> di Ignacio Sánchez Mejías verranno presi in esame gli aspetti lessico – semantici col fine di mostrare il coinvolgimento delle 4E Framework durante il processo di traduzione.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Rosa Anna Prestigiacomo, Floriana Di Gesù https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/325 Embodied Education and Teacher Professional Development: Rethinking the Body in Educational Practice 2025-05-17T10:51:20+00:00 Arturo Puoti a.puoti@unimc.it Francesca Latino francesca.latino@unipegaso.it Maria Giovanna Tafuri mariagiovanna.tafuri@unipegaso.it <p class="JIMTLT17abstract"><span lang="EN-US" style="font-size: 11.0pt; font-family: 'Garamond',serif;">This Article explores the paradigm of Embodied Education as an innovative and transformative Pedagogical perspective for the professional development of teachers. Based on an epistemological approach that recognizes the body as a primary site of knowledge and relationship, the paper analyzes the theoretical and practical implications of integrating corporeality into training processes. The main conceptual references are outlined, with particular attention to the dialogue between Pedagogy, Neuroscience, Phenomenology, and Cognitive Sciences, and methodological proposals and best practices for renewing training devices are presented. The Article also discusses the potential of the embodied approach in promoting reflective, relational, and ethical competencies, highlighting the need for a systemic shift in the currently used educational and evaluative models. The conclusions emphasize how Embodied Education can provide a pedagogically grounded and culturally sustainable response to the challenges of contemporary education, restoring centrality to the body as an integral dimension of teaching professionalism.</span></p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Arturo Puoti, Francesca Latino, Maria Giovanna Tafuri https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/320 Embodied Cognition in the Intersection of Spatial Navigation and Computational Thinking 2025-05-17T08:37:48+00:00 Anna Re anna.re39@gmail.com Martina Barbera martina.barbera1@studenti.unime.it Giuseppe Città giuseppe.città@itd.cnr.it Manuel Gentile manuel.gentile@itd.cnr.it Salvatore Perna salvatore.perna@itd.cnr.it Crispino Tosto crispino.tosto@itd.cnr.it <p>Cognition is not an exclusively mental process, but emerges from the continuous interaction between mind, body and environment. If cognition is strongly embodied, the ability to explore the environment could play a key role in the development of higher-level cognitive abilities, such as computational thinking. The ability to navigate space involves mental representations and the ability to manipulate these representations, which involve different cognitive processes such as learning sequences and forming associations. In this sense, spatial navigation and computational thinking share some cognitive mechanisms that this article aims to explore, as they could open up new perspectives and innovative educational methodologies.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Anna Re, Martina Barbera, Giuseppe Città, Manuel Gentile, Salvatore Perna, Crispino Tosto https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/355 Embodied Education and Teacher University Training. Experiential Learning and Embodied Metaphorical Creativity: towards a professio-nal development model. A Methodological Reflection. 2025-05-17T09:28:22+00:00 Roberta Rosa roberta.rosa@unier.it <p>The paper develops the theme of the professional development of university teachers starting from the scientific approach of <em>Embodied Education</em> with particular reference to the paradigm of <em>Embodied Cognition</em> and the construct of creativity to promote professinal skills. The interest stems from the recognition that creativity is an essential skill to support a renewed quality of teaching in the academic context and the <em>Radical Embodied Cognitive Science</em> (RECS), from the point of view of the 4E cognition and <em>Embodied Creativity</em> could offer a framework for future developments. A methodological reflection is proposed on the development of an Integrated Experiential Training model based on <em>Experiential Learning</em> and <em>Embodied Metaphorical Creativity</em> that uses dynamic systems (body-mind-environment-emotions) that could provide new insights into the development of creative skills in university teachers and innovative educational practices in academia. This article does not intend to prescribe actions for educators. We invite readers to consider the content as an innovative pedagogical approach, oriented towards a possible remodeling of training.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Roberta Rosa https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/329 Ipotesi per ripensare una formazione “integrale”: il contributo delle neuroscienze fenomenologiche e della teoria storico-culturale 2025-05-17T08:56:32+00:00 Lino Rossi l.rossi@iusve.it <p>Il lavoro esplora il contributo delle neuroscienze fenomenologiche e della teoria storico-culturale per ripensare i processi di insegnamento/apprendimento in chiave complessa. Affronta criticamente i modelli educativi tradizionali basati sulla trasmissione di contenuti, evidenziando l’importanza di un approccio embodied, enactive, embedded ed extended. Le neuroscienze fenomenologiche sottolineano il ruolo del corpo e della mente come unità interconnessa, superando il dualismo mente-cervello e valorizzando la relazione educativa come un “fare congiunto” mediato da strumenti culturali e tecnologici. Parallelamente, la teoria storico-culturale di Vygotskij introduce il concetto di obučenie, che integra insegnamento e apprendimento in un processo dinamico e cooperativo, orientato alla zona di sviluppo prossimo. Entrambi gli approcci convergono nel considerare l’educazione come un’interazione incarnata e situata, che stimola la creatività e il pensiero critico, superando le metodologie trasmissive. L’articolo invita a ripensare la formazione in una prospettiva ecologica e integrale, valorizzando il ruolo delle relazioni intercorporee e degli strumenti culturali per promuovere un apprendimento autentico e trasformativo.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Lino Rossi https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/337 Il corpo che insegna, la musica che cura 2025-05-17T10:34:08+00:00 Angela Ruotolo a.ruotolo1@phd.uniba.it <p>Questo contributo propone un modello educativo integrato e trasformativo che fonde neuroscienze educative, <em>embodied cognition</em>, pedagogia clinica e musicopedagogia. Frutto di una lunga sperimentazione in contesti scolastici e universitari, il modello valorizza il corpo, l’emozione e la relazione come cardini dell’apprendimento autentico. Attraverso pratiche quotidiane corporee, sonore e relazionali, si costruisce una didattica inclusiva, esperienziale e profondamente umana. L’articolo offre una sintesi teorico-pratica, una riflessione metodologica e una proposta curricolare coerente con le Indicazioni Nazionali (MIUR, 2025). Educare non è solo trasmettere saperi, ma «far risuonare» corpi, emozioni e pensieri in un’esperienza viva e condivisa.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Angela Ruotolo https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/359 Ecologie dell’attenzione nella scuola digitale: ripensare la formazione tra iperconnessione, cura e silenzio. 2025-05-17T09:16:32+00:00 Antonio Sacristano antonio.sacristano1@gmail.com <p style="font-weight: 400;">Nell’attuale ecosistema iperconnesso, l’attenzione emerge come risorsa educativa contesa, vulnerabile e sempre più difficile da sostenere. Questo contributo analizza criticamente le trasformazioni dell’esperienza attentiva in ambito scolastico, interrogando le ricadute pedagogiche dell’economia dell’attenzione, della logica prestazionale e della continua esposizione digitale. Mettendo in dialogo prospettive filosofiche, pedagogiche e neuroscientifiche, il testo propone una riconcettualizzazione ecologica dell’attenzione, intesa come fenomeno collettivo, situato e relazionale. Vengono esplorate tre dimensioni centrali: la tecnologia come ambiente pervasivo che plasma la soggettività cognitiva; la cura come forma pedagogica capace di generare relazioni educative responsabili, incarnate e affettivamente coinvolte; il silenzio come dispositivo formativo generativo, soglia epistemica ed etica che sospende l’agire performativo per riattivare pratiche di ascolto, interiorità e coabitazione non invasiva. In un’epoca segnata dalla distrazione strutturale e dall’accelerazione dei tempi educativi, il contributo invita a ripensare la scuola come spazio contro-egemonico in cui coltivare ecologie dell’attenzione, favorendo la lentezza, la presenza e la costruzione condivisa di senso. L’obiettivo è contribuire a una pedagogia capace di rispondere alle sfide dell’era digitale, restituendo centralità alla qualità relazionale, al pensiero lento e alla cura dell’esperienza educativa.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Antonio Sacristano https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/331 Inclusione sociale e Capabilities: il ruolo della corporeità 2025-05-17T08:59:09+00:00 Silvia Sangalli silvia.sangalli@unibg.it Antonio Borgogni antonio.borgogni@unibg.it <p>Il presente articolo esplora il ruolo della corporeità e del movimento – in ottica Embodied Cognition - come strumenti educativi e inclusivi per i giovani in condizione di disagio. Partendo da un’analisi del concetto di disagio giovanile – strettamente legato alla povertà educativa – si evidenzia l’urgenza di interventi socioeducativi capaci di offrire nuove prospettive e possibilità di sviluppo. Il lavoro si rivolge alla teoria delle Capabilities di Sen e Nussbaum, sottolineando l’importanza dell’istruzione, della formazione e dell’esperienza nella costruzione di competenze fondamentali per l’inclusione sociale. In questo contesto, il corpo e il movimento emergono come capacità feconde, in grado di generare conoscenze e competenze. Inoltre, le stesse attività motorie e lo sport, se strutturate con intenzionalità pedagogica nella visione dell’Embodied Cognition diventano esse stesse veicolo di apprendimenti e di inclusione sociale. L’articolo, pur non proponendo soluzioni definitive, intende aprire nuove direzioni di ricerca e intervento, valorizzando il corpo e il movimento come risorsa educativa essenziale per promuovere l’inclusione e il benessere dei giovani fragili.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Silvia Sangalli, Antonio Borgogni https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/350 Embodied Education in the framework of Universal Design for Learning: connections and synergies 2025-05-17T09:54:26+00:00 Lia Daniela Sasanelli liadaniela.sasanelli@unipegaso.it Giulia Ranieri g.ranieri29@phd.uniba.it Rossana Campanale r.campanale10@phd.uniba.it <div> <p>The paper explores the intersection between <em>Embodied Education</em> (EE) and <em>Universal Design for Learning</em> (UDL) in an integrated design system that recognises the body as a primary mediator in the active construction of knowledge, and considers immersive technologies as tools to enhance student engagement, promote sensory integration, and support personalised learning processes. With reference to the recent UDL 3.0 Guidelines (CAST, 2024), the most relevant and closely related considerations for promoting the use of the body and new technologies to realise a learning environment that accommodates individual differences through the plurality of modes of representation, action, expression and engagement are traced. The contribution is enriched by a didactic proposal aimed, in particular, at primary school</p> </div> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Lia Daniela Sasanelli, Giulia Ranieri, Rossana Campanale https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/311 Embodied Education, Sostenibilità e Inclusione: Uno Studio Sperimentale in una Scuola Primaria di Napoli 2025-05-17T08:26:43+00:00 Giovanna Scala scala.nina001@gmail.com Vincenza Borghese Dottoressaborghese24@libero.it Federica Badii Esposito federica.badiiesposito@uniparthenope.it <p><strong>: </strong>L’Embodied Education rappresenta un approccio innovativo che integra il corpo e il movimento nei processi di apprendimento, riconoscendo l’importanza della dimensione fisica nell’acquisizione di conoscenze e competenze. Questa metodologia si fonda sull'idea che il corpo non sia solo uno strumento per l’esecuzione di compiti, ma una risorsa centrale nel processo educativo, capace di stimolare la mente e favorire un apprendimento più profondo e significativo. Questo studio ha esplorato l'efficacia dell'Embodied Education, un approccio che integra movimento e corpo nell'apprendimento, in una scuola primaria di Napoli. L'obiettivo era valutare come questa metodologia influenzasse la percezione corporea e il senso di appartenenza al gruppo dei pari degli studenti, utilizzando cooperative learning corporeo e teatro.</p> <p>I risultati hanno mostrato che gli studenti che hanno partecipato ad attività embodied hanno avuto miglioramenti significativi nella consapevolezza del proprio corpo e nelle dinamiche di gruppo, rispetto a quelli che hanno seguito un insegnamento tradizionale.</p> <p>In conclusione, l'Embodied Education si è dimostrata efficace nel promuovere l'inclusione, la collaborazione e il benessere degli studenti, suggerendo che l'integrazione di attività corporee nell'insegnamento può migliorare l'apprendimento e favorire l'integrazione di studenti con diverse esigenze.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Giovanna Scala, Vincenza Borghese, Federica Badii Esposito https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/365 Towards a Somatic Pedagogy of Artificial Intelligence: interdisciplinary reflections between Embodied Cognition and Educational Design 2025-06-19T21:35:09+00:00 Fabrizio Schiavo f.schiavo@indire.it Giuseppina Rita Jose Mangione g.mangione@indire.it Monica Di Domenico modidomenico@unisa.it Pio Alfredo Di Tore pioalfredo.ditore@unicas.it <p>This article offers a critical reinterpretation of artificial intelligence (AI) in education through the lens of embodied cognition and somatic learning. Moving beyond the traditional computational approach focused on content delivery and algorithmic efficiency, it explores the transformative potential of embodied conversational agents (ECAs) as somatic partners in instructional design and teacher training. Through an interdisciplinary theoretical review and a methodological analysis of multimodal interactions, the paper highlights how these agents can activate situated, affective, and corporeally grounded reflection processes, contributing to transformative teacher professionalism. Special attention is given to the role of ECAs in curriculum design oriented toward sustainability and in supporting educational contexts on the margins. The article advocates for the need to envision a somatic ecology of educational AI, grounded in ethical co-design, bodily awareness, and dialogic presence. Although still emerging, this perspective calls for further theoretical formalization and extensive empirical validation, yet promises to redefine how we understand AI in education: not as a “technical object,” but as a “pedagogical subject”.</p> 2025-06-26T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Fabrizio Schiavo, Giuseppina Rita Jose Mangione, Monica Di Domenico, Pio Alfredo Di Tore, https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/362 Embodied music cognition and education nella prospettiva inclusiva del Sistema integrato 0-6 anni 2025-05-17T09:08:18+00:00 Giuseppe Sellari giuseppesellari@gmail.com <p style="font-weight: 400;">La normativa sull’istituzione del sistema integrato di educazione e di istruzione dalla nascita fino ai 6 anni del 2017, ha aperto scenari inediti e lanciato nuove sfide ai servizi per l’infanzia. Il nido e la scuola dell’infanzia si ridefiniscono come luoghi di inclusione e di accudimento dove promuovere il senso di autonomia, la crescita e lo sviluppo delle abilità comunicative, relazionali e creative per assicurare eque opportunità e garantire il diritto all’educabilità e perfettibilità in condizioni di partenza uguali. La musica, con le sue numerose declinazioni educative e in una dimensione laboratoriale inclusiva e interdisciplinare, rappresenta un mediatore particolarmente efficace per accresce durante l’infanzia il benessere e per sostenere lo sviluppo affettivo-relazionale. In particolare, le pratiche musicali d’ascolto nella prospettiva <em>embodied</em>attivano meccanismi sensomotori attraverso cui il bambino impara a dare senso e a entrare in sintonia con la musica e a sperimentare le numerose possibilità espressive del proprio corpo.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Giuseppe Sellari https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/360 Embodied Education e Musei Virtuali: Prospettive Pedagogiche Onlife 2025-05-17T09:12:44+00:00 Alessia Sozio alessia.sozio@unipegaso.it Maria Carbone m.carbone@unifortunato.eu Monica Di Domenico modidomenico@unisa.it Tonia De Giuseppe De Giuseppe t.degiuseppe@unifortunato.eu <p>Nell'attuale scenario socio-culturale, caratterizzato da ritmi procedurali e dalla centralità della produttività, in quella che viene definita spesso la <em>quarta rivoluzione</em> (Floridi, 2017), l'Embodied Education emerge come approccio scientifico cruciale per la comprensione dell'esperienza umana e della sua relazione con la tecnologia. L'era <em>onlife (Floridi, 2016)</em> richiede una rinnovata attenzione al corpo come fulcro dell'acquisizione cognitiva e principio etico (Leung et al., 2018). Questo abstract esplora l'applicazione dell'EE, con particolare riferimento al paradigma dell'Embodied Cognition, nella creazione di musei virtuali, che, progettati nell’ottica dell’inclusione e dell’accessibilità, offrono opportunità uniche per creare esperienze multisensoriali adatte a una vasta gamma di abilità e bisogni (Hayashi &amp; Baranauskas, 2017). In questo contesto, il modello della Flipped Inclusion (De Giuseppe &amp; Corona, 2020) si rivela particolarmente efficace, in quanto promuovIe la partecipazione attiva e la co-creazione di significato da parte dei visitatori. Il museo virtuale inclusivo, incorporando elementi come feedback aptico, audio spaziale e interfacce personalizzabili, può fornire un'esperienza più immersiva e significativa (Campitiello &amp; altri, 2022) e favorire un senso di presenza (Sylaiou et al., 2009) e interazione sociale (Bertrand et al., 2021), contribuendo in ultima analisi a un'esperienza culturale più equa e arricchente per individui di tutti i contesti e abilità (Disability and Inclusion, 2014).</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 alessia sozio, Maria Carbone, Monica Di Domenico, Tonia De Giuseppe De Giuseppe https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/315 Embodied Education and Technology-Mediated Educational Innovation: Theoretical and Operational Perspectives 2025-05-17T10:29:58+00:00 Maria Giovanna Tafuri mariagiovannatafuri@unipegaso.it Francesca Latino francesca.latino@unipegaso.it <p>Contemporary education faces a series of challenges that require a renewal of traditional teaching methodologies, to respond effectively to the needs of students and to social, cultural and technological transformations. The Embodied Education approach, which integrates the body and digital technologies into the learning process, emerges as an innovative proposal capable of overcoming the traditional separation between mind and body, theory and practice. This article explores the relationship between Embodied Education, disciplinary didactics and instructional technologies, analyzing the main embodied cognitive theories and their application in diversified educational contexts. Good practices are presented that demonstrate how the body, understood as a cognitive tool and agent of knowledge, can promote deep learning, motivation, inclusiveness and the development of transversal skills. In addition, the article addresses the challenges and opportunities arising from the integration of immersive and interactive technologies in education, and discusses the future prospects of embodied education, particularly in the context of inclusive school and teacher training. The embodied approach, which blends digital technologies, sensory experiences and bodily activities, represents a promising frontier for the renewal of teaching practices, promoting meaningful, interconnected and situated learning, in which the body, mind and environment interact in a dynamic and integrated way.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Maria Giovanna Tafuri, Francesca Latino https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/317 Didactic Strategies for Inclusion: An Exploratory Investigation of Embodied Practices in the Management of Students with ADHD 2025-05-17T08:36:13+00:00 Eugenia Treglia eugenia.treglia@unipegaso.it Anna Maria Mariani annamaria.mariani@unipegaso.it <p><span style="font-weight: 400;">The study explores teachers' practices and training needs related to the management of students with ADHD, with a particular focus on embodied methodologies. The investigation involved 122 lower and upper secondary school teachers through a mixed-methods questionnaire. The findings reveal a widespread perception of inadequate specific training on ADHD and an increasing demand for targeted professional development and practical tools to address everyday educational challenges. Although embodied practices are not yet widely adopted, there is a growing interest in methodologies that integrate body movement, role-playing, and mindfulness to manage behavioral and cognitive difficulties in students with ADHD. This study highlights the importance of supporting teachers through continuous professional development to enhance their ability to address the educational challenges posed by ADHD, promoting an inclusive, body-centered, and relational approach.</span></p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Eugenia Treglia, Anna Maria Mariani https://www.inclusiveteaching.it/index.php/inclusiveteaching/article/view/318 Familiarity and perception of AI in Teacher Education: factors influencing its acceptance and use 2025-05-17T08:38:39+00:00 Viviana Vinci viviana.vinci@unifg.it Pierangelo Berardi pierangelo.berardi@unifg.it <p>Artificial Intelligence (AI) is emerging as a potentially transformative resource in teacher education, yet its adoption is influenced by multiple factors. This study examines pre-service teachers' perceptions of AI, exploring key concerns, perceived limitations, and the role of familiarity with this technology. Particular attention is given to the need for human validation in automated decisions and the aspects requiring improvement to foster the effective integration of AI in teacher training. The findings provide insights to guide educational policies and promote a conscious and critical use of AI in knowledge construction.</p> 2025-06-19T00:00:00+00:00 Copyright (c) 2025 Viviana Vinci, Pierangelo Berardi